Responsabilità nei contenuti
Ogni giorno, infatti, ciascuno di noi condivide una grande quantità di dati online senza pensare alle implicazioni che queste azioni potrebbero avere, sia dal punto di vista di chi può accedere a queste informazioni, sia per il valore delle stesse.
Troppo spesso si pensa che l’unico rischio di essere connessi, di essere online, sia quello che abili hacker riescano a violare i nostri account acquisendo informazioni riservate e preziosissime. In realtà i danni maggiori, e più frequenti, sono quelli che derivano da contenuti pubblicati direttamente da noi stessi: contenuti apparentemente innocenti e semplici che, però, nelle mani sbagliate possono rivelarsi delle armi potentissime.
- Data di nascita: ricevere gli auguri il giorno del compleanno da tutti i tuoi contatti è fantastico, ma truffatori e criminali informatici sono sempre pronti; fornire la data di nascita può aiutarli ad appropriarsi della nostra identità ed aprire account falsi
- La posizione attuale, foto con geolocalizzazione, indirizzo di casa: rivelare il luogo in cui ci troviamo, verso dove ci stiamo spostando, o semplicemente fornire il nostro indirizzo di casa può essere pericoloso. Queste informazioni dicono esattamente a eventuali ladri quando e dove colpire “indisturbati”
- Foto di bambini: proteggere i propri figli è la priorità di ogni genitore. Tuttavia, la tendenza a sottovalutare la sicurezza sui social porta molte persone ad agire con leggerezza e postare centinaia di foto con volti di minori. E dato che nulla di quello che viene pubblicato online resta “privato”, queste immagini sono potenzialmente alla mercé di malintenzionati di qualsiasi natura.
- Il numero di telefono cellulare: mai inserire il tuo numero di cellulare con visibilità pubblica. Chiediti sempre cosa potrebbe accadere se finisce nelle mani sbagliate.
- Coordinate bancarie, numero carte di credito o postpay con codice di sicurezza: potrebbe sembrarti assurdo rivelare queste informazioni che dovrebbero rimanere segrete, ma succede. E molto più spesso di quanto pensi, soprattutto con i più giovani (e meno smaliziati), magari emozionati che la nuova carta di credito sia del loro colore preferito e con addirittura il codice segreto uguale alla loro data di nascita.
- Episodi imbarazzanti e/o violenti: prima di postare qualsiasi cosa online, pensiamo a questo: “e se finisse nelle mani del mio capo, di mia madre o di mia moglie?”. Essere l’artefice di video divertente, o la vittima, può essere apprezzabile, ma fino a un certo punto.
- Informazioni riguardanti il nostro lavoro: esprimere pareri personali di situazioni collegate al nostro lavoro sui social non è mai una buona idea. Mai, nel bene e nel male.

E una volta capito cosa pubblicare?
Come ci poniamo con i nostri amici?
Che tono utilizziamo quando scriviamo un post?
Che parole usiamo per commentare lo stato/foto/articolo di qualcun altro?
I social network sono stati creati per essere il più democratici possibili, ma questo non vuol dire che dobbiamo esprimere le nostre idee e pensieri liberamente, a volte anche in maniera volgare e sconsiderata.
Quindi, quando ci approcciamo alla scrittura online, che sia via social o meno, oltre a pensare al registro della piattaforma ricordiamoci sempre che esiste una sorta di Netiquette, e che rispettarla può aiutarci ad avere delle connessioni responsabili.
- Non usare mai toni offensivi o minacciosi
- Evita parolacce e bestemmie
- Limita le emoticon: meglio che siano poche, ma efficaci
- Commenta e condividi in modo appropriato alla conversazione
- Pensa, prima di scrivere!